Chiesa San Michele Arcangelo

San Michele Arcangelo
San Michele Arcangelo Esterno della Chiesa
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San Michele Arcangelo
San Michele Arcangelo Esterno della Chiesa
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San Michele Arcangelo
San Michele Arcangelo Interno della Chiesa
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San Michele Arcangelo
San Michele Arcangelo Interno della Chiesa
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San Michele Arcangelo Campanile
San Michele Arcangelo Campanile con Orologio
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San Michele Arcangelo Campanile
San Michele Arcangelo Campanile con Orologio
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Chiesa parrocchiale, già Collegiata di San Michele Arcangelo.
Risalente prima del Mille, cui fa riferimento la biografia di San Domenico di Sora o di Foligno o di Cocullo. Viene citata come: chiesa di Sant’Angelo. San Michele Arcangelo è con San Martino di Tours e San Giorgio un Santo Guerriero particolarmente venerato del periodo Bizantino-Longobardo per le sue apparizioni a Mont-Saint-Michael, Francia, Castel Sant’Angelo, Roma; Grotta del Gargano, Puglia. Essendo Le apparizioni precedenti il Mille denotano presenze guerriere nell’antico Castrum Vici, precedenti l’arrivo di San Domenico di Sora. Innalzata a Collegiata nel 1750 sopprimendo le parrocchie di Santa Maria e di San Martino. L’attuale chiesa è datata 1581 sull’architrave di ingresso. La facciata ha perso l’intonaco originale. Interno: originariamente ad unica navata è stato trasformato a tre navate mettendo in comunicazione le cappelle laterali nella metà del XIX secolo, di cui la più importante era quella dei conti Nardini i cui arredi sono stati trasferiti nella cappella a sinistra dell’altare maggiore in occasione del Giubileo del 1950. Volta affrescata dal Gagliardi e dal Monacelli. Navata centrale terminante con coro a stalli lignei della metà del XVIII secolo. Offerto dai prelati conti Nardini di cui recava lo stemma in legno, oggi scomparso. Pala dell’altare Maggiore ad olio su tela, della seconda metà del XVII secolo (1687) raffigurante la Madonna in trono col Bambino tra i Santi titolati di Vico nel Lazio: Michele Arcangelo psicopompo che pesa le anime dei defunti e col piede destro schiaccia la testa del demonio, San Giuseppe, Santa Lucia, San Giovanni Battista e San Domenico da Foligno. Altare: all’interno, corpo di San Prospero, ritenuto traumaturgo della pioggia. Parete destra, tela (150×130) ad olio del XVII sec., metà con San Sebastiano, Sant’Antonio Abate, San Rocco e lapidi sepolcrali ottocentesche. La tela è nello stile della Pala di altare maggiore. Cappella delle reliquie o dello Spirito Santo: paliotto di arte romana medioevale proveniente da Santa Maria Maggiore (Roma). Pala: olio su tela raffigurante Santissima Trinità, del Cavalier D’Arpino fine sec. XVI ed elementi medievali in marmo scolpito e rivestito di mosaico. Nella detta cappella si custodiscono antichi reliquietari compreso il busto reliquiario in argento (1613) di San Giorgio e Ivi è sepolto padre Francesco Pitocchi, di Vico, redentorista, già parroco. Contiguo alla chiesa, oratorio quattro-cinquecentesco con affresco parietale raffigurante San Rocco entro una porta tra Santi, a Guardia del Paradiso, raffigurato dalla Madonna tra Angeli suonanti entro lunetta in alto. L’Antico ingresso con mostra in pietra di questo sacello è stato spostato e collocato sulla parete laterale della chiesa. Altra cappella contigua dedicata a San Giovanni Evangelista.
 A cura di: Salvatore Jacobelli e Aldo Cicinelli (Cfr Reliquie e Reliquiari di Vico nel Lazio e Trisulti con Novità Storiche ed Architettoniche 2009).
Cappella delle Reliquie